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10 fatti interessanti sulla Serbia

10 fatti interessanti sulla Serbia

Fatti rapidi sulla Serbia:

  • Posizione: Europa sud-orientale, nella penisola balcanica.
  • Capitale: Belgrado.
  • Popolazione: Circa 7 milioni.
  • Lingua ufficiale: Serbo.
  • Valuta: Dinaro serbo (RSD).
  • Dimensioni: Circa 77.474 chilometri quadrati.
  • Punti di riferimento: La storica Fortezza di Belgrado, il vivace Parco Kalemegdan e l’iconica Chiesa di San Sava.
  • Cultura: Influenzata da una ricca storia, diverse tradizioni e una vivace scena artistica.
  • Storia: Ex parte della Jugoslavia, la Serbia è diventata uno Stato indipendente nel 2006.

Fatto 1: la Serbia è un importante produttore ed esportatore di lamponi

La Serbia, con il suo clima favorevole e il suo terreno fertile, si distingue come uno dei principali produttori ed esportatori di lamponi. Rinomati a livello mondiale, i lamponi serbi, in particolare quelli provenienti da regioni come Arilje, contribuiscono in modo significativo al settore agricolo del Paese. La Serbia detiene una quota sostanziale del mercato internazionale dei lamponi, producendo centinaia di migliaia di tonnellate all’anno. Questa fiorente industria non solo mette in mostra l’abilità agricola della Serbia, ma svolge anche un ruolo vitale nel commercio globale dei lamponi, diventando un attore chiave nel soddisfare la domanda di questo delizioso e ricercato frutto.

Dejan Krsmanovic. (CC BY 2.0)

Fatto 2: i serbi sono una nazione molto ospitale

L’ospitalità è profondamente radicata nella cultura serba e i serbi sono noti per la loro natura calda e accogliente. Gli ospiti sono tradizionalmente trattati con grande rispetto e generosità e l’ospitalità è considerata un aspetto fondamentale della vita sociale serba. Che si tratti di invitare amici, familiari o sconosciuti a casa propria o di condividere un pasto insieme, il concetto serbo di ospitalità, noto come “domaćinstvo”, riflette l’importanza di costruire e mantenere forti legami sociali. Questo tratto culturale si esprime spesso attraverso gesti come l’offerta di cibo, bevande e conversazioni genuine, creando un senso di comunità e cameratismo.

Fatto 3: i serbi sono amici della Russia

Durante la lotta per l’indipendenza dall’Impero Ottomano nel XIX secolo, la Serbia ricevette il sostegno diplomatico e militare della Russia. Questa storia comune ha creato un senso di solidarietà e affinità culturale tra le due nazioni.

I legami slavi e cristiano-ortodossi, così come l’assistenza storica nei momenti chiave, hanno contribuito a una percezione positiva della Russia tra i serbi. Questa amicizia viene spesso citata nelle discussioni sulle relazioni internazionali e c’è un apprezzamento culturale per il sostegno storico che la Russia ha fornito in tempi difficili.

Tuttavia, molti notano un’altra somiglianza. Come la Russia, la Serbia ha cercato di sottomettere i Paesi vicini e questo ha portato a conflitti armati durante la dissoluzione della Jugoslavia. Nel tentativo di far parte dell’Europa, i serbi stanno gradualmente abbandonando le ambizioni imperiali.

Timon91, (CC BY-NC-SA 2.0)

Fatto 4: sul territorio della Serbia esiste un Paese parzialmente riconosciuto

Lo status del Kosovo è una questione complessa e delicata. Pur avendo dichiarato l’indipendenza dalla Serbia nel 2008, la Serbia non riconosce il Kosovo come Stato indipendente. Tuttavia, un numero significativo di Paesi, tra cui gli Stati Uniti e molte nazioni europee, ha riconosciuto il Kosovo come Stato indipendente e sovrano.

La situazione rimane un argomento di discussione internazionale e lo status del Kosovo è soggetto a negoziati e sforzi diplomatici in corso. La regione ha un proprio governo e istituzioni, ma il panorama politico e diplomatico che circonda lo status del Kosovo è intricato e sfaccettato.

Il desiderio di indipendenza del Kosovo dalla Serbia nasce da un complesso contesto storico ed etnico. Il Kosovo, a maggioranza albanese, ha legami storici con l’identità albanese e ha cercato una maggiore autonomia e autodeterminazione durante la disintegrazione della Jugoslavia. La guerra del Kosovo alla fine degli anni ’90, segnata da tensioni etniche e violenze, ha portato infine all’intervento internazionale. Nel 1999, gli attacchi aerei della NATO hanno provocato il ritiro delle forze serbe e le Nazioni Unite hanno assunto il controllo dell’amministrazione.

Fatto 5: Molti imperatori romani sono nati sul territorio della Serbia.

Il territorio dell’attuale Serbia faceva un tempo parte dell’Impero Romano e diversi imperatori romani sono nati in questa regione. Un esempio significativo è l’imperatore Costantino il Grande, nato a Naissus (l’odierna Niš, in Serbia) nel 272 d.C.. Costantino ha svolto un ruolo cruciale nella storia romana ed è particolarmente noto per aver legalizzato il cristianesimo con l’Editto di Milano nel 313 d.C. e per aver successivamente stabilito Costantinopoli (l’odierna Istanbul) come nuova capitale dell’Impero Romano.

Institute for the Study of the Ancient World from New York, United States of AmericaCC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Fatto 6: Ci sono molti monasteri in Serbia

La Serbia ospita numerosi monasteri, ognuno con un proprio significato storico, culturale e architettonico. Questi monasteri sono spesso immersi in paesaggi pittoreschi e contribuiscono al ricco patrimonio culturale e religioso del Paese. Tra i monasteri serbi più rinomati vi sono Studenica, Žiča, Gračanica e Visoki Dečani, tutti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Questi monasteri fungono sia da centri spirituali che da tesori culturali, conservando affreschi secolari, manoscritti e manufatti religiosi. Molte di esse sono state fondate durante il periodo medievale e hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’ortodossia serba. I pellegrini, gli storici e i turisti sono attratti da questi siti per esplorare la miscela unica di spiritualità e arte che offrono.

Fatto 7: I manoscritti serbi più antichi hanno più di 800 anni.

I manoscritti serbi più antichi risalgono a più di 800 anni fa e forniscono preziose informazioni sulla storia letteraria e culturale della regione. Molti di questi manoscritti sono associati ai monasteri serbi medievali, dove gli scribi trascrivevano meticolosamente testi religiosi, storici e letterari.

Un esempio notevole è il Vangelo di Miroslav, creato nel XII secolo. Conservato presso il Museo Nazionale Serbo, questo manoscritto miniato è considerato uno dei più antichi testi cirillici serbi sopravvissuti. Contiene i quattro Vangeli ed è noto per la sua eccellenza artistica e calligrafica.

Questi antichi manoscritti non sono solo tesori linguistici, ma anche artefatti culturali che riflettono le conquiste intellettuali e spirituali della Serbia medievale. Essi svolgono un ruolo cruciale nella comprensione dello sviluppo della lingua, della letteratura e delle tradizioni religiose serbe.

Viktor LazićCC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Fatto 8: In Serbia si utilizzano gli alfabeti latino e cirillico.

La Serbia utilizza ufficialmente sia l’alfabeto latino che quello cirillico. La lingua serba può essere scritta in entrambe le grafie ed entrambe sono considerate uguali in termini di uso legale e ufficiale. Questo sistema di doppia scrittura ha radici storiche e riflette le diverse influenze linguistiche e culturali della regione.

L’alfabeto latino è comunemente usato nella comunicazione quotidiana, mentre l’alfabeto cirillico ha un significato culturale e storico, in particolare nel contesto dell’ortodossia serba e del patrimonio medievale del Paese.

Fatto 9: la Serbia ha 5 parchi nazionali con una natura straordinaria

La Serbia ospita numerosi parchi nazionali, ognuno dei quali mette in mostra i diversi e straordinari paesaggi naturali del Paese. Al momento del mio ultimo aggiornamento delle conoscenze, nel gennaio 2022, la Serbia ha cinque parchi nazionali:

  1. Parco nazionale di Đerdap: Situato lungo il fiume Danubio, presenta la Gola di Đerdap, una delle più grandi gole fluviali d’Europa.
  2. Parco nazionale di Tara: Conosciuto per la sua natura selvaggia e incontaminata, il Parco Nazionale di Tara è ricco di biodiversità e comprende fitte foreste, flora varia e paesaggi pittoreschi.
  3. Parco nazionale di Kopaonik: Questo parco è incentrato sulla catena montuosa di Kopaonik, nota per le sue stazioni sciistiche, i diversi ecosistemi e le specie vegetali endemiche.
  4. Parco nazionale di Fruška Gora: Situato sulla montagna Fruška Gora, questo parco è caratterizzato da vigneti, monasteri e una ricca flora e fauna.
  5. Parco nazionale del Monte Šar: Situato nella parte meridionale della Serbia, il Monte Šar offre uno splendido scenario alpino ed è noto per la sua variegata fauna selvatica.

Nota: se avete intenzione di visitare il Paese, verificate se è necessaria una patente internazionale in Serbia per guidare.

Cedomir ZarkovicCC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Fatto 10: Belgrado è una delle città più antiche d’Europa

Belgrado, la capitale della Serbia, è una delle più antiche città europee abitate ininterrottamente. La sua storia si estende per migliaia di anni e le prove archeologiche suggeriscono che l’area è stata colonizzata fin dall’antichità. La posizione strategica alla confluenza dei fiumi Sava e Danubio ha contribuito all’importanza di Belgrado nel corso della storia.

La città ha fatto parte di diversi imperi e civiltà, tra cui quello romano, bizantino, ottomano e austro-ungarico. Gli strati storici di Belgrado si riflettono nella sua architettura, nel suo patrimonio culturale e nelle sue diverse influenze. Oggi Belgrado è una capitale europea vivace e dinamica, che fonde la sua ricca storia con la vita urbana moderna.

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