Fatti rapidi sul Kirghizistan:
- Popolazione: Circa 6,5 milioni di persone.
- Lingua ufficiale: Kirghiso.
- Capitale: Bishkek.
- Valuta: Som kirghiso.
- Governo: Repubblica con sistema parlamentare.
- Religione principale: Islam.
- Geografia: Paese dell’Asia centrale senza sbocco sul mare, confina con Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Cina.
Fatto 1: il Kirghizistan è coperto per l’80% da montagne
Circa l’80% del territorio del Kirghizistan è coperto da montagne, che gli valgono il soprannome di “Svizzera dell’Asia centrale”. Il Paese è noto per le sue splendide catene montuose, tra cui quelle del Tien Shan, del Pamir e dell’Ala-Too, che offrono paesaggi mozzafiato, ecosistemi diversi ed eccellenti opportunità per attività all’aria aperta come l’escursionismo, il trekking e l’alpinismo.
Fatto 2: il Kirghizistan ha una propria bevanda a base di latte di cavallo
In Kirghizistan, la bevanda tradizionale a base di latte di cavallo fermentato si chiama “kymyz”. Questa bevanda è parte integrante della cultura kirghisa e si ritiene che abbia diversi benefici per la salute. Viene comunemente consumato durante le occasioni speciali e le celebrazioni, in particolare durante i mesi estivi quando le cavalle sono in lattazione. La bevanda è simile al “kumis”, la bevanda tradizionale del Kazakistan a base di latte di cavallo fermentato (vedi 10 curiosità sul Kazakistan).
Fatto 3: il turismo in Kirghizistan non è molto sviluppato
La quota del turismo nell’economia del Kirghizistan varia dal 3 al 4% del PIL. Sebbene l’industria turistica del Kirghizistan non sia sviluppata come quella di altri Paesi, la sua popolarità è in costante crescita. Gli splendidi paesaggi naturali del Paese, tra cui montagne maestose, laghi cristallini e vaste praterie alpine, attirano gli amanti dell’avventura, della natura e dell’outdoor da tutto il mondo.
Il Kirghizistan offre una vasta gamma di attività, come il trekking, l’equitazione, lo sci e l’alpinismo, che lo rendono una destinazione ideale per l’ecoturismo e il turismo d’avventura. Inoltre, il ricco patrimonio culturale del Paese, tra cui le tradizioni nomadi, i soggiorni nelle yurte e i vivaci festival, offre ai visitatori esperienze culturali uniche.
Fatto 4: il nome del Paese si traduce in Terra delle Quaranta Tribù.
Si ritiene che il nome “Kirghizistan” derivi dalla parola turca “kyrgyz”, che significa “quaranta” o “quaranta tribù”. Questo nome riflette il ricco patrimonio nomade del Paese e l’unione storica di numerosi gruppi tribali che abitavano la regione. La designazione “stan” significa “terra” o “luogo” in persiano e si trova comunemente nei nomi dei Paesi dell’Asia centrale. Per questo motivo, “Kirghizistan” si traduce in “Terra delle quaranta tribù”, evidenziando la diversità etnica e culturale della nazione.
Fatto 5: Le yurte sono le abitazioni tradizionali dei nomadi del Kirghizistan.
Le yurte sono abitazioni tradizionali portatili utilizzate da secoli dalle popolazioni nomadi dell’Asia centrale, tra cui il Kirghizistan. Queste strutture circolari simili a tende sono costituite da un telaio di legno pieghevole ricoperto di feltro o altri materiali. Le yurte si adattano bene allo stile di vita nomade, perché sono facili da montare, smontare e trasportare. Le case di riposo forniscono calore e riparo negli aspri paesaggi montuosi del Kirghizistan e sono ancora utilizzate da molte persone, soprattutto nelle zone rurali, come residenze estive, alloggi per gli ospiti o anche come luoghi per eventi culturali e celebrazioni. Le yurte sono un simbolo iconico della cultura e del patrimonio kirghiso e riflettono la resilienza e l’adattabilità dello stile di vita nomade.
Fatto 6: La poesia più lunga del mondo è stata scritta in Kirghizistan.
Il poema epico più lungo del mondo, il “Manas”, è un capolavoro della letteratura e della tradizione orale kirghisa. Composto nel corso dei secoli e tramandato da generazioni di narratori, “Manas” è un racconto epico che narra le gesta eroiche e le avventure del leggendario eroe kirghiso Manas e dei suoi discendenti. Si stima che il poema contenga oltre mezzo milione di versi ed è riconosciuto dall’UNESCO come parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il “Manas” ha un immenso significato culturale e storico per il popolo kirghiso.
Fatto 7: il Kirghizistan possiede città risalenti all’epoca della Via della Seta
Il Kirghizistan ospita diverse città che esistono fin dai tempi della Via della Seta, l’antica rete di rotte commerciali che collegava l’Oriente e l’Occidente. Queste città fungevano da nodi vitali lungo la Via della Seta, facilitando il commercio e lo scambio culturale tra le civiltà.
Una città degna di nota è Osh, una delle più antiche città dell’Asia centrale, con una storia che risale a oltre 3.000 anni fa. Situata nella Valle di Fergana, Osh è stata un importante centro commerciale fin dall’antichità e continua a essere un polo culturale ed economico del Kirghizistan.
Un’altra città importante è Talas, situata nella Valle di Talas, nel nord del Kirghizistan. Talas era una tappa fondamentale lungo la Via della Seta, rinomata per la sua posizione strategica e i suoi mercati fiorenti.
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Fatto 8: in Kirghizistan ci sono 11 parchi nazionali
Questi parchi comprendono ecosistemi diversi, tra cui montagne, foreste, laghi e prati alpini, e offrono opportunità di svago all’aperto, osservazione della fauna selvatica ed ecoturismo.
Alcuni dei più noti parchi nazionali del Kirghizistan sono i seguenti:
- Parco nazionale di Ala Archa
- Riserva della Biosfera di Sary-Chelek
- Parco nazionale di Chon-Kemin
- Riserva della Biosfera di Issyk-Kul
- Parco nazionale di Besh-Tash
- Parco nazionale di Karakol
Questi parchi nazionali svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione del patrimonio naturale del Kirghizistan e nella promozione del turismo sostenibile nel Paese.
Fatto 9: Il lago Issyk-Kul è il secondo lago d’alta quota più grande del mondo.
Il lago si trova nella parte nord-orientale del Paese, circondato dalla maestosa catena montuosa del Tien Shan. È nota per la sua straordinaria bellezza, le acque cristalline e i paesaggi panoramici.
Il lago Issyk-Kul ha una superficie di circa 6.236 chilometri quadrati e raggiunge profondità fino a 668 metri. È una destinazione popolare per i turisti e offre un’ampia gamma di attività ricreative come nuotare, prendere il sole, andare in barca e pescare.
Grazie alla sua geografia e al suo clima unici, il lago Issyk-Kul rimane ghiacciato per la maggior parte dell’anno, guadagnandosi il soprannome di “Perla del Tien Shan”. Le sue acque incontaminate e le montagne circostanti ne fanno un paradiso per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta che visitano il Kirghizistan.
Fatto 10: il Kirghizistan ha avuto diverse rivoluzioni dall’indipendenza.
Da quando ha ottenuto l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, il Kirghizistan ha vissuto diverse rivoluzioni e significativi sconvolgimenti politici:
- Massacro di Aksy (2002): Pur non essendo una vera e propria rivoluzione, il Massacro di Aksy è stato un evento significativo nella storia politica del Kirghizistan. Si è verificato nella città di Aksy nel marzo 2002, quando le forze di sicurezza kirghise hanno aperto il fuoco sui manifestanti, causando diversi morti. Le proteste sono state alimentate dalle rimostranze per la corruzione e le questioni economiche.
- Rivoluzione dei tulipani (2005): La Rivoluzione dei Tulipani, nota anche come Rivoluzione del marzo 2005, ha portato alla destituzione del presidente Askar Akayev, al potere dall’indipendenza del Kirghizistan. In tutto il Paese sono scoppiate proteste di massa, alimentate da accuse di corruzione e brogli elettorali. Akayev è fuggito dal Paese ed è emersa una nuova leadership.
- Rivoluzione di aprile (2010): La Rivoluzione di aprile, nota anche come Rivoluzione kirghisa del 2010 o Seconda rivoluzione kirghisa, ha portato al rovesciamento del presidente Kurmanbek Bakiyev. La rivoluzione è stata innescata da un diffuso malcontento nei confronti del governo di Bakiyev, caratterizzato da accuse di corruzione, autoritarismo e cattiva gestione economica. Ne sono seguiti violenti scontri tra manifestanti e forze di sicurezza, che hanno portato alle dimissioni di Bakiyev e alla sua fuga dal Paese.
- 2020 Proteste e crisi politica: Nell’ottobre 2020, il Kirghizistan ha vissuto un periodo di agitazione politica a seguito di elezioni parlamentari contestate. Le accuse di diffusi brogli elettorali hanno scatenato proteste di massa in tutto il Paese, portando all’annullamento dei risultati delle elezioni. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni del presidente Sooronbay Jeenbekov e hanno chiesto riforme politiche. Nel corso dei disordini, diversi leader politici sono stati arrestati o sono fuggiti dal Paese. Alla fine il presidente Jeenbekov si è dimesso e si è formato un nuovo governo.
L’autoritarismo regnava in molti Paesi post-sovietici. La popolazione del Kirghizistan combatte ogni volta contro le sue manifestazioni nel Paese, il che riflette il suo desiderio di libertà.