Fatti rapidi sull’Egitto:
- Popolazione: Circa 104 milioni di persone.
- Capitale: Il Cairo.
- Città più grande: Il Cairo.
- Lingua ufficiale: Arabo.
- Altre lingue: L’arabo egiziano, l’inglese e il francese sono molto diffusi.
- Valuta: Sterlina egiziana (EGP).
- Governo: Repubblica unitaria semipresidenziale.
- Religione principale: Islam, prevalentemente sunnita.
- Geografia: Situato in Nord Africa, l’Egitto confina a nord con il Mar Mediterraneo, a nord-est con Israele e la Striscia di Gaza, a est con il Mar Rosso, a sud con il Sudan e a ovest con la Libia.
Fatto 1: le piramidi egizie sono le uniche superstiti delle 7 meraviglie del mondo
Le piramidi egizie, in particolare la Grande Piramide di Giza, sono le uniche strutture superstiti delle sette meraviglie del mondo antico. Costruita oltre 4.500 anni fa durante il regno del faraone Khufu, la Grande Piramide è una testimonianza dell’antica ingegneria egizia e dell’architettura monumentale.
Le Sette Meraviglie del Mondo Antico erano un elenco di notevoli costruzioni dell’epoca classica, compilato da vari scrittori greci. Queste meraviglie erano celebrate per le loro realizzazioni architettoniche e artistiche, che riflettevano l’abilità culturale e tecnologica delle rispettive civiltà. Ecco una breve panoramica di ciascuna di esse:
- Grande piramide di Giza, Egitto: La più antica e più grande delle piramidi di Giza, costruita come tomba per il faraone Khufu intorno al 2560 a.C.. Si distingue per le sue dimensioni massicce e per il suo preciso allineamento con le direzioni cardinali.
- Giardini pensili di Babilonia, Iraq: Descritti come un’oasi di giardini terrazzati con una vegetazione lussureggiante, presumibilmente costruiti dal re Nabucodonosor II intorno al 600 a.C.. La sua esistenza e la sua ubicazione sono tuttora oggetto di dibattito tra gli storici.
- Statua di Zeus a Olimpia, Grecia: Una gigantesca statua seduta del dio Zeus, creata dallo scultore Fidia intorno al 435 a.C.. Era ospitata nel Tempio di Zeus a Olimpia, rinomato per la sua grandezza artistica.
- Tempio di Artemide a Efeso, Turchia: Un grande tempio greco dedicato alla dea Artemide, ricostruito più volte prima della sua distruzione definitiva nel 401 d.C.. Era noto per le sue dimensioni imponenti e le elaborate decorazioni.
- Mausoleo di Alicarnasso, Turchia: Una tomba monumentale costruita per Mausolo, satrapo dell’Impero persiano, e sua moglie Artemisia intorno al 350 a.C.. Era ornata da intricate sculture e rilievi.
- Colosso di Rodi, Grecia: Una gigantesca statua di bronzo del dio del sole Helios, eretta nel porto di Rodi intorno al 280 a.C.. Alta circa 33 metri, era una delle statue più alte del mondo antico.
- Faro di Alessandria, Egitto: Conosciuto anche come Pharos di Alessandria, era un faro imponente costruito sull’isola di Pharos intorno al 280 a.C.. Serviva come faro per i marinai che entravano nel trafficato porto di Alessandria ed era ammirato per la sua costruzione innovativa.
Fatto 2: quasi tutta la popolazione egiziana vive vicino al fiume Nilo
Il fiume Nilo non è solo un elemento geografico, ma un’ancora di salvezza per l’Egitto, in grado di plasmare la demografia e la vita quotidiana del Paese. Quasi tutta la popolazione egiziana vive lungo le fertili rive e il delta del Nilo. Questa concentrazione è dovuta alla capacità unica del fiume di sostenere l’agricoltura attraverso le sue inondazioni annuali, che depositano limo ricco di sostanze nutritive nella Valle e nel Delta del Nilo. Questa terra fertile favorisce la coltivazione di colture come il grano, l’orzo e il cotone, fondamentali sia per il sostentamento che per l’esportazione.
Oltre all’agricoltura, il Nilo fornisce acqua dolce essenziale per uso potabile, irriguo e industriale in un paesaggio altrimenti arido. Questa dipendenza ha storicamente dettato i modelli di insediamento e le attività economiche, favorendo la crescita di città e paesi lungo il suo corso. Centri urbani come Il Cairo, Luxor e Assuan hanno prosperato come centri di commercio, cultura e amministrazione, collegati da reti di trasporto che seguono il percorso del fiume.
Fatto 3: il Canale di Suez in Egitto è un’importante via di trasporto
Questa via d’acqua artificiale, completata nel 1869, svolge un ruolo fondamentale nel commercio globale, riducendo significativamente i tempi e le distanze per le navi che navigano tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico.
Situato in una posizione strategica all’incrocio tra Europa, Africa e Asia, il Canale di Suez è fondamentale per il trasporto internazionale, in quanto consente alle navi di evitare il lungo e pericoloso viaggio intorno alla punta meridionale dell’Africa, nota come Capo di Buona Speranza. Ogni anno, migliaia di navi da carico, portacontainer, petroliere e altre imbarcazioni marittime attraversano il canale, trasportando merci che vanno dal petrolio greggio e dal gas naturale a prodotti manifatturieri e materie prime.
L’importanza del canale va oltre gli interessi commerciali, in quanto funge da perno per le economie regionali e le catene di approvvigionamento globali. Genera entrate significative per l’Egitto attraverso i pedaggi e sostiene l’indotto e lo sviluppo delle infrastrutture lungo il suo corridoio. Inoltre, l’importanza strategica del Canale di Suez lo ha reso un punto focale per la diplomazia internazionale e la cooperazione tra le nazioni che dipendono dal suo efficiente funzionamento.
Fatto 4: Cleopatra non era egiziana
Era un membro della dinastia tolemaica, che governò l’Egitto dopo la morte di Alessandro Magno. I Tolomei erano di origine greco-macedone e mantenevano la loro identità e le loro tradizioni greche pur governando l’Egitto.
La famiglia di Cleopatra, compreso il padre Tolomeo XII Aulete e i suoi predecessori, discendeva da Tolomeo I Soter, uno dei generali di Alessandro Magno che divenne sovrano dell’Egitto all’indomani delle conquiste di Alessandro. Per tutto il periodo tolemaico, la classe dirigente egiziana, compresa la famiglia reale e gli amministratori, parlava prevalentemente greco e aderiva a costumi e tradizioni greche.
Nonostante la sua ascendenza greca, Cleopatra abbracciò la cultura egizia e le credenze religiose per rafforzare la sua posizione di faraone d’Egitto. Imparò la lingua egizia e si presentò come la reincarnazione della dea egizia Iside, il che la rese gradita al popolo egiziano. L’alleanza di Cleopatra con Giulio Cesare e poi con Marco Antonio fu fondamentale nelle lotte politiche e militari della Repubblica romana e del successivo Impero romano.
Fatto 5: l’Egitto ha conservato un numero enorme di monumenti storici
L’Egitto vanta un numero impressionante di monumenti storici, con oltre 100 piramidi sparse in tutto il Paese, la più famosa delle quali è la Grande Piramide di Giza. Gli antichi templi lungo il fiume Nilo includono siti ben conservati come il complesso del Tempio di Karnak a Luxor, che si estende per circa 200 acri ed è uno dei più grandi complessi templari del mondo. Inoltre, l’Egitto ospita numerose tombe nella Valle dei Re, dove sono state scoperte oltre 60 tombe, tra cui la famosa tomba di Tutankhamon.
La conservazione di questi monumenti è di per sé un compito monumentale, con sforzi continui da parte delle autorità egiziane e delle organizzazioni internazionali. Il restauro e la conservazione di queste antiche strutture sono fondamentali per mantenerne l’integrità e garantire che continuino a educare e ispirare le generazioni future sulla ricca storia e sul patrimonio culturale dell’Egitto. Questi sforzi sostengono anche l’industria del turismo egiziano, che si basa molto sui visitatori che vengono a esplorare questi iconici monumenti e siti archeologici.
Fatto 6: Un gran numero di manufatti è stato portato via dall’Egitto durante il periodo coloniale.
Questo periodo, in particolare a partire dal XIX secolo, vide un’ampia attività di scavo e raccolta di antichi manufatti egiziani da parte di archeologi, collezionisti ed esploratori europei.
L’afflusso di archeologi e cacciatori di tesori stranieri era alimentato dal fascino dell’antica cultura egizia e dal desiderio di portare alla luce manufatti di valore. Molti di questi manufatti, tra cui statue, ceramiche, gioielli e sarcofagi, furono portati via dall’Egitto e finirono in musei e collezioni private di tutto il mondo.
L’esempio più significativo è la Stele di Rosetta, scoperta nel 1799 dai soldati francesi durante la campagna di Napoleone Bonaparte in Egitto. Questo manufatto, fondamentale per la decifrazione degli antichi geroglifici egizi, è stato poi acquisito dal British Museum di Londra.
Negli ultimi decenni, l’Egitto ha compiuto sforzi concertati per rimpatriare gli artefatti saccheggiati attraverso negoziati diplomatici e mezzi legali, recuperando alcuni oggetti da musei e istituzioni internazionali.
Fatto 7: gli Egizi avevano migliaia di divinità
Gli antichi Egizi avevano un pantheon complesso e variegato, con migliaia di dei e dee che rappresentavano vari aspetti della vita, della natura e del cosmo. Queste divinità andavano da quelle principali come Ra, il dio del sole, e Osiride, il dio dell’aldilà, a quelle minori associate a funzioni specifiche o a culti locali. Ogni divinità svolgeva un ruolo distinto nella mitologia e nelle pratiche religiose egizie, influenzando la vita quotidiana, i rituali e le credenze.
Anche i gatti occupavano un posto particolarmente significativo nella società e nella religione egizia antica. Erano venerati per la loro grazia, la loro bellezza e le loro qualità protettive. La dea Bastet, spesso raffigurata come una leonessa o con la testa di un gatto domestico, era la patrona della casa, della fertilità e del parto. I gatti erano considerati sacri a Bastet e si credeva che la loro presenza nelle case portasse benedizioni e allontanasse gli spiriti maligni.
L’importanza dei gatti andava oltre il simbolismo religioso. Erano apprezzati come protettori dei raccolti e dei granai, tenendo lontani roditori e parassiti.
Fatto 8: Geograficamente, l’Egitto si trova su due continenti
Dal punto di vista geografico, l’Egitto è situato nell’Africa nord-orientale e si estende tra l’angolo nord-orientale del continente africano e l’angolo sud-occidentale del continente asiatico. Il Paese è delimitato dal Mar Mediterraneo a nord, dal Mar Rosso a est, dal Sudan a sud e dalla Libia a ovest. La penisola del Sinai, situata nella parte nord-orientale dell’Egitto, collega la terraferma africana al continente asiatico.
Fatto 9: L’Egitto ha 7 siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO
L’Egitto ospita sette siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ognuno dei quali è riconosciuto per il suo eccezionale significato culturale o naturale. Questi siti mostrano il diverso patrimonio dell’Egitto e comprendono:
- Antica Tebe con la sua necropoli (Luxor): Questo sito comprende le rovine dell’antica città di Tebe (l’odierna Luxor), tra cui i templi di Karnak e Luxor, la Valle dei Re e la Valle delle Regine.
- Il Cairo storico: Il cuore del Cairo, la capitale dell’Egitto, è noto per la sua architettura islamica, tra cui moschee, madrase e altri edifici storici.
- Abu Mena: Questo sito archeologico presenta i resti di un complesso monastico cristiano copto e di un centro di pellegrinaggio, situato vicino ad Alessandria.
- Monumenti nubiani da Abu Simbel a Philae: Questo sito comprende i templi di Abu Simbel, costruiti da Ramses II, e i templi di Philae, trasferiti a causa della costruzione della diga di Assuan.
- Area di Santa Caterina: Situato nella penisola del Sinai, questo sito comprende il Monte Sinai, dove secondo la tradizione Mosè ricevette i Dieci Comandamenti, e il Monastero di Santa Caterina, uno dei più antichi monasteri cristiani del mondo.
- Wadi Al-Hitan (Valle delle Balene): Conosciuta per i suoi resti fossili di balene estinte e di altre forme di vita marina, Wadi Al-Hitan è un’area desertica a sud-ovest del Cairo e fornisce informazioni sull’evoluzione delle balene.
- L’antica città di Qalhat: Situato in Oman, questo sito comprende i resti di un’antica città e di un porto che un tempo era un importante snodo commerciale tra l’XI e il XV secolo, con forti legami culturali con l’Egitto.
Nota: se avete intenzione di viaggiare autonomamente nel Paese, verificate se avete bisogno di una patente di guida internazionale in Egitto per noleggiare e guidare un’auto.
Fatto 10: la struttura demografica dell’Egitto è cambiata drasticamente dopo la conquista araba
La conquista araba dell’Egitto nel VII secolo d.C. portò significativi cambiamenti demografici e culturali. Coloni e soldati arabi migrarono in Egitto, portando alla diffusione della lingua araba, della fede islamica e delle pratiche culturali. Centri urbani come il Cairo fiorirono come centri di commercio e di apprendimento islamico. Nonostante questi cambiamenti, le comunità egiziane autoctone, come i cristiani copti, mantennero la loro identità culturale e religiosa accanto alle nuove influenze arabo-islamiche. Questo periodo ha gettato le basi per il diverso patrimonio culturale e l’identità moderna dell’Egitto.
Pubblicata June 30, 2024 • 14m to read