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10 fatti interessanti sulla Siria

10 fatti interessanti sulla Siria

Fatti rapidi sulla Siria:

  • Popolazione: Circa 18 milioni di persone.
  • Capitale: Damasco.
  • Città più grande: Aleppo (storicamente, ma a causa del conflitto in corso, è variata; attualmente è contesa).
  • Lingua ufficiale: Arabo.
  • Altre lingue: Il curdo, l’armeno e l’aramaico sono parlati anche da comunità minoritarie.
  • Valuta: Sterlina siriana (SYP).
  • Governo: Repubblica unitaria semipresidenziale a regime autoritario.
  • Religione principale: Islam, prevalentemente sunnita; con significative sette alawite e altre minoranze.
  • Geografia: Situato in Medio Oriente, confina a nord con la Turchia, a est con l’Iraq, a sud con la Giordania, a sud-ovest con Israele, a ovest con il Libano e il Mar Mediterraneo.

Fatto 1: la Siria è attualmente uno dei Paesi più pericolosi per i turisti

La guerra civile in corso, iniziata nel 2011, ha provocato violenze diffuse, distruzione di infrastrutture e sfollamento di milioni di persone all’interno della Siria e oltre i suoi confini.

A causa del conflitto, diverse regioni della Siria rimangono instabili e poco sicure per i viaggiatori. Il conflitto armato, il terrorismo e la presenza di gruppi estremisti pongono seri rischi per la sicurezza e l’incolumità di residenti e visitatori. Il conflitto ha portato anche a gravi crisi umanitarie, tra cui la carenza di servizi essenziali come assistenza medica, cibo e acqua potabile.

Alla luce di queste circostanze, i governi e le organizzazioni internazionali di solito emettono avvisi di viaggio molto severi, invitando i propri cittadini a evitare qualsiasi viaggio in Siria a causa degli elevati rischi connessi.

Tuttavia, le regioni della Siria sotto il controllo del governo sono visitate anche ora; prima di partire è consigliabile informarsi sulla necessità di una patente internazionale in Siria e sulle raccomandazioni di sicurezza del proprio governo.

Christiaan Triebert, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Fatto 2: in passato la Siria è stata governata da vasti imperi

Nell’antichità, la Siria faceva parte dell’impero accadico e poi dei regni amorrei. Divenne una provincia importante sotto gli Ittiti e gli Egizi, dimostrando la sua importanza strategica nel mondo antico. La regione fiorì sotto gli imperi assiro e babilonese, noti per i loro progressi nell’arte, nella scienza e nella letteratura.

Dopo le conquiste di Alessandro Magno, la Siria cadde sotto l’influenza ellenistica e divenne una parte vitale dell’Impero Seleucide, contribuendo alla diffusione della cultura e delle idee greche in tutta la regione. La città di Antiochia, in particolare, divenne un importante centro della civiltà ellenistica.

La dominazione romana iniziò nel I secolo a.C. e durò per diversi secoli, trasformando la Siria in una provincia prospera e nota per le sue città, come Palmira e Damasco. Queste città erano rinomate per le loro meraviglie architettoniche e per la loro vivace vita culturale. All’epoca romana seguì l’Impero bizantino, che continuò a influenzare il paesaggio religioso e culturale della regione.

Nel VII secolo d.C., l’ascesa dell’Islam portò la Siria sotto il controllo del Califfato omayyade, con Damasco come capitale. Quest’epoca segnò importanti sviluppi nell’architettura, nell’erudizione e nella governance islamica. In seguito, la Siria fu governata dal Califfato abbaside, dai Fatimidi e dai Selgiuchidi, ognuno dei quali contribuì alla ricca storia della regione.

Le crociate dell’XI e XII secolo videro parti della Siria controllate dagli Stati crociati, seguite dal dominio ayyubide e mamelucco, che rafforzò il patrimonio culturale e architettonico islamico.

L’Impero Ottomano incorporò la Siria all’inizio del XVI secolo, mantenendone il controllo fino alla fine della Prima Guerra Mondiale. Il dominio ottomano portò riforme amministrative e integrò la Siria in una più ampia economia e sfera culturale imperiale.

Fatto 3: In Siria sono conservate molte città antiche e siti archeologici

La Siria ospita un gran numero di città antiche e siti archeologici che testimoniano la sua storia ricca e diversificata. Questi siti riflettono le varie civiltà e imperi che hanno governato la regione nel corso dei millenni, rendendo la Siria un deposito inestimabile di patrimonio umano.

  1. Damasco: Una delle più antiche città abitate ininterrottamente al mondo, Damasco vanta una storia di oltre 4.000 anni. La sua città vecchia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è rinomata per i suoi monumenti storici come la Moschea degli Omayyadi, la Cittadella di Damasco e le antiche mura della città. Gli intricati bazar e le case tradizionali della città riflettono il suo passato ricco di storia.
  2. Palmira: sito archeologico emblematico nel deserto siriano, Palmira era un importante centro culturale del mondo antico. Conosciuta per i suoi grandiosi colonnati, i templi (come il Tempio di Bel) e l’arco monumentale, Palmira era una città carovaniera che collegava l’Impero romano con la Persia, l’India e la Cina. Nonostante i danni subiti durante i recenti conflitti, Palmira rimane un simbolo della grandezza storica della Siria.
  3. Aleppo: altra città antica e ricca di storia, Aleppo è stata abitata almeno dal II millennio a.C.. La sua città vecchia, anch’essa patrimonio mondiale dell’UNESCO, comprende la Cittadella di Aleppo, la Grande Moschea e i tradizionali souk. Sebbene la città abbia subito notevoli distruzioni durante la guerra civile siriana, gli sforzi per preservare e restaurare i suoi siti storici continuano.
  4. Bosra: Famosa per il suo teatro romano ben conservato, Bosra fu una città importante dell’Impero romano e successivamente un importante centro paleocristiano. L’antica città contiene anche rovine nabatee e bizantine, tra cui chiese e moschee che riflettono le sue diverse influenze storiche.
  5. Mari ed Ebla: Queste antiche città, risalenti al terzo millennio a.C., erano importanti centri della prima civiltà del Vicino Oriente. Gli scavi a Mari hanno portato alla luce una grande quantità di manufatti e i resti di un grande palazzo, mentre Ebla è nota per i suoi vasti archivi di tavolette cuneiformi, che offrono informazioni sui primi sistemi amministrativi ed economici.
  6. Ugarit: Situata sulla costa mediterranea, Ugarit è considerata il luogo di nascita di uno dei primi alfabeti conosciuti. L’antica città era un importante snodo commerciale e ha fornito informazioni cruciali sulla cultura e sulla lingua del Vicino Oriente antico grazie ai suoi reperti archeologici, tra cui palazzi, templi e una biblioteca reale.
Alessandra Kocman, (CC BY-NC-ND 2.0)

Fatto 4: La Siria ha profondi legami con il cristianesimo

La Siria ha profondi legami storici con il cristianesimo e ha svolto un ruolo cruciale nella prima diffusione della fede. Antiochia, dove i seguaci di Gesù furono chiamati per la prima volta cristiani, fu un importante centro del pensiero e del lavoro missionario dei primi cristiani. La conversione di Paolo sulla via di Damasco ha legato ulteriormente la Siria alla storia cristiana, rendendo Damasco un centro importante per le prime comunità cristiane.

La Siria è stata anche un importante centro del primo monachesimo, con figure come San Simeone Stilita che hanno esemplificato le pratiche ascetiche dell’epoca. Antiche chiese e monasteri, come quelli di Maaloula e di Nabk, evidenziano l’eredità paleocristiana della Siria.

Inoltre, la Siria è stata una destinazione per i pellegrini cristiani, con siti come la Casa di Anania a Damasco e la Tomba di San Giovanni Battista nella Moschea degli Omayyadi.

Fatto 5: la prima moschea in pietra sopravvissuta si trova a Damasco

La prima moschea in pietra sopravvissuta si trova effettivamente a Damasco. La Moschea degli Omayyadi, nota anche come Grande Moschea di Damasco, è una delle moschee più antiche e significative del mondo. Costruita tra il 705 e il 715 d.C. durante il regno del califfo omayyade Al-Walid I, è un notevole esempio di architettura islamica antica.

La moschea fu costruita sul sito di una basilica cristiana dedicata a Giovanni Battista, a sua volta costruita su un tempio romano dedicato a Giove. Questa stratificazione di strutture religiose evidenzia la lunga storia del sito come luogo di culto. È notevole che la moschea contenga ancora un santuario che si ritiene custodisca la testa di Giovanni Battista, venerata sia dai musulmani che dai cristiani.

© Vyacheslav Argenberg / http://www.vascoplanet.com/, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Fatto 6: in Siria si parla ancora l’antico aramaico

In Siria, l’antica lingua aramaica è ancora parlata in alcune comunità, in particolare nel villaggio di Maaloula e in alcuni altri villaggi vicini sui monti Qalamoun. L’aramaico era un tempo la lingua franca di gran parte del Vicino Oriente e ha un’importante eredità storica e religiosa, essendo la lingua parlata da Gesù Cristo e ampiamente utilizzata nel commercio antico, nella diplomazia e nella letteratura.

Maaloula è particolarmente importante per la conservazione dell’aramaico occidentale, un dialetto della lingua. I residenti di Maaloula, molti dei quali sono cristiani, mantengono il loro patrimonio linguistico attraverso la conversazione quotidiana, le funzioni religiose e le pratiche culturali. Questa continuità nell’uso della lingua attraverso i millenni evidenzia il ruolo unico del villaggio nel preservare un’antica tradizione nel mondo moderno.

Fatto 7: La biblioteca più antica del mondo si trova in Siria

La più antica biblioteca conosciuta al mondo si trova in Siria, precisamente nell’antica città di Ebla. Ebla, un’importante città-stato dell’antica Siria, era un importante centro di commercio e cultura nel terzo millennio a.C.. Gli scavi di Ebla, condotti a partire dagli anni ’70, hanno portato alla luce un archivio reale risalente al 2500 a.C. circa.

L’archivio è costituito da migliaia di tavolette di argilla iscritte in caratteri cuneiformi, che coprono una serie di argomenti come registri amministrativi, documenti legali e corrispondenza diplomatica. Queste tavolette forniscono informazioni preziose sulla vita politica, economica e sociale dell’epoca.

Klaus Wagensonner, (CC BY-NC-ND 2.0)

Fatto 8: in Siria sono stati ritrovati i resti di persone vissute centinaia di migliaia di anni fa.

Un sito degno di nota è la Grotta di Dederiyeh, situata nel nord della Siria vicino al fiume Afrin. Gli scavi a Dederiyeh hanno restituito resti fossilizzati dei primi ominini, tra cui l’uomo di Neanderthal e forse i primi esseri umani anatomicamente moderni. I reperti ritrovati a Dederiyeh risalgono al Paleolitico medio, circa 250.000-40.000 anni fa, e rivelano prove dell’uso di utensili, della produzione di fuoco e di altri aspetti del comportamento umano primitivo.

Inoltre, anche altri siti in Siria hanno restituito fossili e manufatti che indicano una presenza umana risalente a centinaia di migliaia di anni fa. Queste scoperte contribuiscono alla comprensione dell’evoluzione umana, dei modelli migratori e dell’adattamento a diversi ambienti nell’antico Vicino Oriente.

Fatto 9: Damasco è la più antica capitale abitata ininterrottamente

Damasco detiene il primato di essere una delle più antiche città abitate ininterrottamente al mondo, con una storia di oltre 5.000 anni. Capitale della Siria, Damasco è stata un centro vitale di commercio, cultura e civiltà fin dall’antichità.

Uno dei ruoli storici di rilievo di Damasco è stata la sua partecipazione alla rete della Via della Seta. La Via della Seta era un’antica via commerciale che collegava l’Asia orientale al mondo mediterraneo, facilitando lo scambio di merci, idee e culture attraverso vaste distanze. Damasco fungeva da snodo fondamentale lungo il percorso settentrionale della Via della Seta, collegando i porti del Mediterraneo con le vie carovaniere che attraversavano l’Asia centrale e la Cina.

Ron Van Oers, CC BY-SA 3.0 IGO, via Wikimedia Commons

Fatto 10: la Siria è ora il Paese con il maggior numero di rifugiati

La guerra civile in corso, iniziata nel 2011, ha portato a sfollamenti diffusi all’interno della Siria e ha costretto milioni di siriani a cercare rifugio nei Paesi vicini e oltre. Questa crisi ha creato notevoli sfide umanitarie, con milioni di siriani che vivono come rifugiati nei Paesi vicini come Turchia, Libano, Giordania e Iraq, oltre che in vari Paesi europei e non solo.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e altre organizzazioni umanitarie sono state attivamente coinvolte nel fornire aiuti e supporto ai rifugiati siriani, rispondendo alle loro esigenze di base come alloggio, cibo, assistenza sanitaria e istruzione. La situazione rimane fluida e complessa, con sforzi in corso per trovare soluzioni durature alla crisi dei rifugiati e per sostenere sia i rifugiati che le comunità ospitanti colpite da questo conflitto prolungato.

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