Fatti rapidi sull’Angola:
- Popolazione: Circa 34 milioni di persone.
- Capitale: Luanda.
- Lingua ufficiale: Portoghese.
- Altre lingue: Si parlano diverse lingue indigene, tra cui l’umbundu, il kimbundu e il kikongo.
- Valuta: Kwanza angolano (AOA).
- Governo: Repubblica presidenziale unitaria.
- Religioni principali: Cristianesimo (prevalentemente cattolico romano, con una significativa popolazione protestante), insieme alle credenze tradizionali africane.
- Geografia: Situata nell’Africa sudoccidentale, confina a nord con la Repubblica Democratica del Congo, a est con lo Zambia, a sud con la Namibia e a ovest con l’Oceano Atlantico. L’Angola presenta paesaggi diversi, tra cui pianure costiere, savane e altipiani.
Fatto 1: l’Angola è il luogo di nascita dei dreadlocks
Si ritiene che la pratica di portare i dreadlocks abbia radici in antiche tradizioni e sia associata a un significato spirituale e culturale.
L’acconciatura non è solo una forma di espressione personale, ma ha anche legami con l’identità, il patrimonio e la resistenza. In Angola, come in altre parti dell’Africa, i dreadlocks vengono indossati da secoli e spesso simboleggiano forza, orgoglio e un profondo legame con gli antenati. Il significato storico dei dreadlocks in Angola ha influenzato movimenti culturali più ampi, tra cui il movimento rastafariano, che trae ispirazione dalle tradizioni africane e promuove i capelli naturali e l’identità culturale.
Fatto 2: Cuba ha avuto un ruolo importante nella storia dell’Angola
Cuba ha avuto un ruolo importante nella storia dell’Angola, in particolare durante la guerra civile angolana, durata dal 1975 al 2002. Dopo che l’Angola ottenne l’indipendenza dal Portogallo nel 1975, il Paese fu coinvolto in un conflitto tra varie fazioni, principalmente il MPLA (Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola) e l’UNITA (Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola).
Cuba sostenne l’MPLA inviando migliaia di truppe in Angola, oltre a consiglieri militari e risorse. Le forze cubane aiutarono l’MPLA a stabilire il controllo su territori chiave e svolsero un ruolo cruciale nel combattere l’UNITA e le forze sudafricane, coinvolte nel conflitto come parte di una più ampia lotta regionale durante la Guerra Fredda.
Il coinvolgimento cubano in Angola ha avuto effetti duraturi sullo sviluppo del Paese e sulla ricostruzione postbellica. Anche dopo la fine della guerra, i legami tra Cuba e l’Angola sono continuati, in particolare nei settori della salute e dell’istruzione, con professionisti medici ed educatori cubani che hanno contribuito agli sforzi di ricostruzione dell’Angola.
Fatto 3: l’Angola ha alcune delle cascate più grandi del mondo
L’Angola ospita numerose cascate impressionanti, tra cui alcune delle più grandi dell’Africa. La più importante è la cascata di Kalandula, situata vicino all’omonima città. Le cascate di Kalandula sono alte circa 105 metri e larghe 400 metri, il che le rende una delle cascate più grandi per volume in Africa. Le cascate sono particolarmente spettacolari durante la stagione delle piogge, quando il flusso d’acqua è al suo apice, creando uno spettacolo straordinario di cascate d’acqua circondate da una vegetazione lussureggiante. Un’altra cascata importante è quella di Pungu À Ngola, anch’essa di dimensioni impressionanti.
Nota: se intendete viaggiare in modo indipendente, verificate se avete bisogno di una patente di guida internazionale in Angola per noleggiare e guidare un’auto.
Fatto 4: Il nome del Paese deriva dal titolo dei re Ndongo
Il nome “Angola” deriva dal titolo “Ngola”, usato dai re del regno Ndongo, un potente stato che esisteva nella regione prima della colonizzazione portoghese. Il regno Ndongo era uno dei principali Stati precoloniali dell’Angola e la sua capitale si trovava vicino all’attuale Luanda.
Quando i portoghesi arrivarono alla fine del XV secolo, incontrarono il regno di Ndongo e iniziarono a usare il titolo di “Ngola” per riferirsi alla terra e ai suoi governanti. Con il tempo, questo titolo si è evoluto in “Angola”, che è diventato il nome del Paese quando l’Angola ha ottenuto l’indipendenza dal Portogallo nel 1975.
Fatto 5: Luanda è stata fondata dai portoghesi
Luanda, la capitale dell’Angola, fu fondata dai portoghesi nel 1575, inizialmente con il nome di “São Paulo da Assunção de Loanda”. Durante il periodo coloniale è stata un porto chiave per i portoghesi, facilitando il commercio, soprattutto di persone schiavizzate, avorio e altri beni.
Negli ultimi anni, Luanda si è guadagnata la reputazione di essere una delle città più costose per gli espatriati a livello globale. Tra i fattori che contribuiscono a questo alto costo della vita vi sono la limitata disponibilità di alloggi, un’economia in forte espansione trainata dalle industrie del petrolio e del gas e una notevole domanda di beni e servizi, che spesso supera l’offerta locale. Secondo vari rapporti, tra cui quelli di Mercer e di altre indagini sugli espatriati, il costo della vita a Luanda è influenzato dagli alti prezzi degli affitti, in particolare nei quartieri più ambiti, e dal costo dei beni importati.
Fatto 6: La donna più ricca dell’Africa vive in Angola
È la figlia dell’ex presidente angolano José Eduardo dos Santos, che ha governato il Paese dal 1979 al 2017. Isabel dos Santos ha accumulato la sua ricchezza attraverso varie iniziative imprenditoriali, tra cui importanti investimenti nelle telecomunicazioni, nel settore bancario e in quello petrolifero.
I suoi investimenti più importanti includono una partecipazione in Unitel, una delle maggiori società di telecomunicazioni dell’Angola, e partecipazioni significative in altre aziende in Africa e in Europa. Nonostante il successo finanziario, la ricchezza di Isabel dos Santos è stata oggetto di controversie, in particolare per le accuse di corruzione e cattiva gestione legate ai legami politici della sua famiglia.
Negli ultimi anni, il suo patrimonio è stato oggetto di controlli e sono emerse sfide legali, soprattutto dopo la presidenza del padre.
Fatto 7: L’antilope nera gigante endemica dell’Angola era ritenuta estinta
L’antilope nera gigante, nota come “antilope zibellino gigante” (Hippotragus niger variani), è una specie endemica dell’Angola. Per molti anni si è pensato che fosse estinta a causa della caccia estensiva e della perdita di habitat durante la guerra civile angolana, durata dal 1975 al 2002. L’antilope si distingue per il suo sorprendente manto nero e le impressionanti corna lunghe e ricurve.
Tuttavia, all’inizio degli anni 2000, gli ambientalisti sono stati entusiasti di scoprire una piccola popolazione di queste antilopi in natura, in particolare nel Parco nazionale di Cangandala e nelle aree circostanti. Questa scoperta ha dato il via a nuovi sforzi per la loro protezione e conservazione. L’antilope zibellino gigante è ora un simbolo del patrimonio faunistico dell’Angola ed è diventata un punto focale per le iniziative di conservazione volte a preservare il suo habitat e ad aumentare la sua popolazione.
Fatto 8: L’Angola ha una delle popolazioni più giovani del mondo
L’Angola ha una delle popolazioni più giovani del mondo, con una percentuale significativa di cittadini di età inferiore ai 25 anni. Circa il 45% della popolazione ha meno di 15 anni, il che riflette un alto tasso di natalità e un’età mediana relativamente bassa, pari a circa 19 anni. Questa giovane età demografica è il risultato di diversi fattori, tra cui le tendenze storiche di alti tassi di fertilità e i miglioramenti nell’assistenza sanitaria che hanno portato a una riduzione della mortalità infantile.
La presenza di una popolazione giovane presenta sia opportunità che sfide per l’Angola. Da un lato, offre il potenziale per una forza lavoro vivace e per l’innovazione, che favorisce la crescita economica e il cambiamento sociale. Dall’altro lato, pone sfide significative, tra cui la necessità di un’istruzione adeguata, della creazione di posti di lavoro e di servizi sanitari per sostenere questa popolazione in crescita.
Fatto 9: L’Angola ha molti parchi nazionali e aree protette
Tra questi spicca il Parco Nazionale di Iona, situato nel sud-ovest, noto per i suoi paesaggi mozzafiato e per la sua fauna unica, tra cui gli elefanti adattati al deserto. Il Parco nazionale di Kissama, vicino a Luanda, è uno dei parchi più antichi del Paese e si concentra sulla conservazione della fauna selvatica, compresa la reintroduzione di elefanti africani e giraffe Il Parco nazionale di Cangandala è fondamentale per la conservazione dell’antilope zibellino gigante.
Fatto 10: L’Angola ha problemi di bonifica dalle mine antiuomo
L’Angola deve affrontare problemi significativi con la rimozione delle mine, una conseguenza persistente della sua lunga guerra civile, durata dal 1975 al 2002. Durante il conflitto, milioni di mine antiuomo sono state piazzate in tutto il Paese, in particolare nelle aree rurali e negli ex campi di battaglia, creando gravi rischi per i civili e ostacolando lo sviluppo agricolo.
Gli sforzi per rimuovere queste mine sono in corso, con il sostegno di organizzazioni internazionali e iniziative locali. Tuttavia, il processo è lento e costoso, con vaste aree ancora interessate. La presenza delle mine non solo mette in pericolo le vite umane, ma limita anche l’accesso a terreni fertili, impedendo la crescita economica e la sicurezza alimentare.