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10 fatti interessanti sulla Bosnia-Erzegovina

10 fatti interessanti sulla Bosnia-Erzegovina

Fatti rapidi sulla Bosnia-Erzegovina:

  • Posizione: Europa sudorientale, penisola balcanica.
  • Capitale: Sarajevo.
  • Popolazione: Circa 3,3 milioni.
  • Lingue: Bosniaco, croato, serbo.
  • Valuta: Marco convertibile (BAM).
  • Dimensioni: Circa 51.197 kmq

Fatto 1: la Bosnia-Erzegovina ha ottenuto l’indipendenza di recente.

La Bosnia-Erzegovina ha dichiarato formalmente l’indipendenza dalla Jugoslavia il 5 aprile 1992. Tuttavia, dopo la dichiarazione, il Paese ha vissuto un devastante conflitto noto come Guerra di Bosnia, durato dal 1992 al 1995. La guerra ha comportato dispute etniche e territoriali, provocando significative crisi umanitarie, tra cui l’assedio di Sarajevo e il massacro di Srebrenica. L’Accordo di Dayton, firmato nel 1995, ha posto fine al conflitto e ha stabilito che la Bosnia-Erzegovina è uno Stato indipendente e sovrano.

Mike Norton, (CC BY 2.0)

Fatto 2: la Bosnia è a maggioranza musulmana

La Bosnia-Erzegovina è caratterizzata da una composizione demografica complessa. Il Paese è composto da tre gruppi etnici principali: Bosniaci, Croati e Serbi. Tra questi, i bosniaci, prevalentemente musulmani, costituiscono il più grande gruppo etnico del Paese. Tuttavia, è importante notare che la Bosnia-Erzegovina è ufficialmente uno Stato laico e la Costituzione garantisce la libertà di religione, consentendo un panorama religioso diversificato che comprende comunità musulmane, cristiane ortodosse, cattoliche e altre.

Fatto 3: Il luogo più famoso del Paese è il vecchio ponte di Mostar.

Il Ponte Vecchio (Stari Most) di Mostar è uno dei punti di riferimento più famosi e iconici della Bosnia-Erzegovina. Questo ponte ottomano del XVI secolo attraversa il fiume Neretva e collega i due lati della storica città di Mostar. Conosciuto per il suo elegante arco e la sua splendida architettura, il Ponte Vecchio è diventato un simbolo di unità e resilienza. È un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e attira visitatori da tutto il mondo che ammirano il suo significato culturale e la vista mozzafiato di Mostar dal ponte.

Dennis Jarvis, (CC BY-SA 2.0)

Fatto 4: In Bosnia-Erzegovina ci sono molte cascate.

La Bosnia-Erzegovina è nota per le sue numerose cascate, che contribuiscono alla bellezza naturale del Paese. Tra le cascate degne di nota vi sono le cascate di Kravice, le cascate di Martin Brod nel Parco Nazionale di Una e Skakavac vicino a Sarajevo. I diversi paesaggi della Bosnia-Erzegovina, compresi i suoi fiumi e i suoi dintorni lussureggianti, creano le condizioni ideali per la formazione di cascate mozzafiato, rendendole attrazioni popolari sia per gli abitanti del luogo che per i turisti.

Nota: se avete intenzione di visitare il Paese, informatevi se è necessaria una patente internazionale in Bosnia-Erzegovina per guidare.

Fatto 5: a Sarajevo è stato inaugurato il primo tram completamente elettrico d’Europa.

Sarajevo, la capitale della Bosnia-Erzegovina, ospita il primo sistema di tram elettrici su larga scala in Europa. La tranvia di Sarajevo entrò in funzione il 1° ottobre 1885. La nascita del tram elettrico ha segnato un’importante pietra miliare nello sviluppo del trasporto urbano in Europa. L’iniziativa di introdurre il sistema tranviario a Sarajevo fu guidata dalle autorità austro-ungariche, che in quel periodo controllavano la regione. Oggi la rete tranviaria di Sarajevo continua a essere parte integrante del sistema di trasporto pubblico della città.

Fatto 6: in Bosnia c’è una foresta relitta quasi inesistente in Europa.

La Bosnia-Erzegovina ospita la foresta Perućica, una straordinaria reliquia della natura e una delle ultime foreste primordiali rimaste in Europa. Immersa nel Parco Nazionale di Sutjeska, Perućica è una testimonianza delle antiche foreste che un tempo ricoprivano il continente. Questa foresta incontaminata è caratterizzata da alberi imponenti, da una vegetazione variegata e da un ecosistema incontaminato che è stato preservato per secoli. La foresta peruviana rappresenta una testimonianza vivente della storia naturale dell’Europa, offrendo un raro sguardo sull’antico passato del continente.

Fatto 7: i bosniaci amano molto il caffè

Il caffè occupa un posto speciale nella cultura bosniaca e i bosniaci sono noti per la loro forte tradizione di bevitori di caffè. Il caffè bosniaco, spesso preparato nelle tradizionali cezve o džezva, è un caffè finemente macinato e non filtrato, da gustare in piccole tazze. Il processo di preparazione e consumo del caffè in Bosnia è un rituale sociale e le caffetterie (kafanas) sono luoghi di ritrovo comuni per amici e familiari. L’apprezzamento per il caffè va oltre le sue qualità caffeiniche; esso incarna un’esperienza culturale e sociale, simboleggiando l’ospitalità e la comunità nella vita quotidiana dei bosniaci.

Erin Johnson, (CC BY-NC 2.0)

Fatto 8: Nelle strade di Sarajevo si possono vedere i segni rossi delle conseguenze del conflitto.

Le cosiddette “rose di Sarajevo” sono un ricordo toccante e visibile dell’impatto della guerra di Bosnia (1992-1995) sulla città di Sarajevo. Queste “rose” sono cicatrici di cemento riempite di resina o vernice rossa, che segnano i punti in cui i proiettili di mortaio o di artiglieria hanno colpito, causando vittime durante il conflitto. Sono un monumento commemorativo e un simbolo di resilienza, che rappresenta la resistenza della città e della sua gente in un periodo storico difficile. Le cicatrici lasciate dalla guerra sono intenzionalmente conservate per commemorare le vite perse e lo spirito duraturo di Sarajevo.

Fatto 9: In Bosnia è stato commesso un omicidio che ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale.

L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria-Ungheria avvenne a Sarajevo, in Bosnia, il 28 giugno 1914. L’assassinio dell’arciduca da parte di Gavrilo Princip, un nazionalista serbo-bosniaco, innescò una catena di eventi che portò allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. L’assassinio è considerato un catalizzatore chiave della guerra, in quanto diede il via a una serie di azioni diplomatiche e militari tra le principali potenze europee. Il conflitto che ne seguì ebbe conseguenze di vasta portata e plasmò in modo significativo il corso del XX secolo.

G Travels, (CC BY-NC 2.0)

Fatto 10: La Bosnia ha un mare circondato dalla Croazia.

La Bosnia-Erzegovina, pur essendo principalmente un Paese senza sbocco sul mare, possiede una stretta striscia di costa lungo il Mar Adriatico. La città di Neum, adagiata su questa pittoresca costa, è l’unica città costiera del Paese. Con una linea costiera che si estende per circa 20 chilometri, l’accesso della Bosnia-Erzegovina all’Adriatico aggiunge una dimensione unica alle sue caratteristiche geografiche, offrendo a residenti e visitatori un collegamento con gli splendidi paesaggi costieri del Mare Adriatico.

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